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5 cose da fare in Salento con i bimbi

Ormai meta molto gettonata, complice il paesaggio stupendo, il cibo godereccio, la situazione congiunturale mondiale, il Salento rappresenta in Italia una meta sicuramente da prendere in considerazione per una vacanza con bambini.

I luoghi da visitare sono moltissimi, i cibi da provare resteranno nella vostra memoria (probabilmente anche la bilancia ve lo ricorderà) e il mare, con le sue spiagge, è sicuramente qualcosa che non scorderete.

Le possibilità di soggiorno in Salento sono molte: Resort molto lussuosi, Hotel di tutte le categorie, B&B e case in affitto.

I periodi migliori per andare in Salento e godersi il mare sono l’inizio dell’estate per le giornate di sole lunghissime e tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, evitando quindi l’altissima stagione, sia per i costi che per la “ressa” che trovereste.

Qualora viaggiaste con bimbi abbiamo dei suggerimenti su cosa riteniamo non si debba perdere in Salento e che renderà ancora più piacevole la vostra permanenza.

 

5 – Le sagre paesane

Le feste paesane in Salento sono davvero tante e un modo semplice per conoscere le tradizioni, soprattutto culinarie, del luogo.

Suggeriamo di comprare la rivista QuiSalento quando arrivati in loco, vi sono segnalati tutti gli eventi, sagre e feste divisi per luogo e giorno.

Troverete stand enogastronomici dove provare i piatti locali, musica, banchetti di prodotti artigianali e di giocattoli, ma troverete anche delle luminarie bellissime che vi lasceranno a bocca aperta.

Le sagre segnalate (solo alcune delle molte proposte) dal sito di promozione turistica salentina sono le seguenti:

  • La Notte della Taranta: Festival e concertone a Melpignano a fine agosto, sito ufficiale

 

  • Carnevale di Gallipoli, la prima settimana di febbraio, sito ufficiale

 

 

 

  • San Pietro e Paolo e le tarantate a Galatina a fine giugno
  • Focara di Sant’Antonio a Novoli, 16-17 e 18 gennaio
  • Canti della Passione: Pasqua (Grecia Salentina)
  • Festa di San Rocco: la danza delle spade (Torre Paduli), 15 – 16 agosto

 

Segnaliamo a fine agosto la Notte Bianca dei bambini ad Otranto con tanti laboratori, aquiloni e attività per i più piccoli

http://www.lecceprima.it/eventi/otranto-notte-bianca-bambini.html

 

Particolarità:

consumare i piatti acquistati prevede spesso di farlo sulle panchine dei paesi o sui gradini delle chiese non essendo allestite delle tavole;

le giostre per i bambini sono spesso autocostruite (delle automobiline giocattolo fissate su dei pannelli rotanti), sicuramente originali, ma attenzione alla sicurezza.

 

4- I fiordi in Italia: Il Ciolo

Se pensiamo ai fiordi l’associazione può essere con la Norvegia o al Montenegro, non certo col Salento, mentre anche li possiamo vedere un braccio di mare che si insinua nella costa.

Il Ciolo è un’insenatura sulla costa di Santa Maria di Leuca, il territorio costiero del Salento, presenta molte grotte di origine carsica e un fiordo. Esplorare ed immergersi sono attività da fare se ne avete la possibilità.

È raggiungibile via strada attraverso un ponte stradale tra le due sponde del fiordo a 36 metri d’altezza o a piedi con un sentiero che parte da Gagliano del Capo, circa mezz’ora di percorrenza.

Commenti: lessi prima della visita che il percorso a piedi è impervio, noi l’abbiamo fatto con un bimbo di neanche 4 anni e in sneakers, nessuna ferrata o pericoli particolari.

La spiaggia del fiordo è molto piccola e molto frequentata, ma l’ambiente merita la visita.

Se equipaggiati fate snorkeling, potete vedere molti pesci e l’ambiente è molto suggestivo.

Attenzione a tuffarvi dalle rocce in quanto massi emergono in diversi punti delle acque.

 

3- La cucina del Salento

I piatti annoverati nella cucina salentina sono moltissimi, per citarne alcuni tra i più famosi:

  • Il pesce, nel Salento impossibile non farne una scorpacciata, il pesce azzurro è molto presente, ma noi suggeriamo “lu purpu alla pignata” che è il polpo cotto in umido all’interno di una pentola di terracotta (la pignatta) e l’impepata di cozze.
  • I taralli e i tarallini, conosciuti ormai in tutta la penisola hanno origine in Salento, era un sistema usato in passato per avere un prodotto a lunga durata.

Quelli fatti con prodotti pugliesi si distinguono per essere molto saporiti e genuini.

  • Le friselle, una sorta di pane duro caratterizzato da una doppia cottura, nate anch’esse per essere conservate a lungo. Vanno consumate dopo essere state bagnate in acqua e condite con i sapori tipici del luogo: olio di oliva, pomodori e origano.
  • Le pittule frittelle tonde di pasta morbida tradizionalmente preparate nel periodo invernale si trovano ormai tutto l’anno.
  • Le carni con piatti come la Salsiccia, insaccato di antica tradizione fatto con carne suina e le bombette, involtini di vitello  ripieni o in alcuni casi avvolti da pancetta, con un cuore saporito di caciocavallo, i bambini (e non solo) ne vanno matti.
  • I formaggi, di origine ovina, come il pecorino, la cacioricotta e la ricotta.
  • L’olio di oliva e le olive! L’olivo è la pianta più diffusa in Salento in quanto adatta alla scarsità d’acqua e al terreno. L’olio viene qui prodotto dal periodo greco e si è ulteriormente diffuso nel periodo medievale.

 

2 – I frantoi ipogei

Di solito visite culturali con bambini, soprattutto se piccoli, non sono semplici, si annoiano e non fanno apprezzare quanto da vedere nemmeno gli adulti, ma la visita ad un frantoio ipogeo, per l’impatto dell’ambiente, per la storia narrata e perché la permanenza al suo interno è piuttosto breve è sicuramente un’alternativa che può funzionare.

I frantoi ipogei rappresentano le “miniere” salentine, luoghi nei quali uomini e animali rimanevano chiusi per periodi lunghissimi per produrre “l’oro del territorio”, l’olio.

I frantoi sono ipogei, quindi scavati nella roccia per vari motivi, la necessità di calore in primis in quanto l’olio diventa solido intorno ai 6° quindi per riuscire ad estrarlo dalle olive serve una temperatura adeguata.

La visita costa da 1,5 a 3 euro e per i bambini è gratuita, i frantoi visitabili sono numerosi, ve ne segnaliamo alcuni:

Frantoio Ipogeo di Palazzo Granafei, Via Antonietta de Pace 87, di fronte al Museo Civico a Gallipoli, risalente al 1600.

Frantoio ipogeo a Morciano di Leuca.

Frantoi ipogei di Presicce.

 

L’atmosfera all’interno è impressionante, le guide coinvolgenti.

 

1 – Il Mare!

“Tacco dello stivale” italiano il Salento è circondato dal Mar Ionio a ovest e il Mar Adriatico a est.

Il Mare in Salento è davvero fantastico, di colori che toccano tutta la gamma dei blu, ricco di pesci e con spiagge diverse e bellissime.

A Santa Maria di leuca i due mari si incontrano ed è uno spettacolo da non perdere.

Le coste alternano sabbia fine e bianca a insenature rocciose, per una vacanza con i bimbi sono consigliate le spiagge sabbiose, sia per la facilità di movimento che per la gamma di giochi praticabili.

La costa ionica è prevalentemente bassa e sabbiosa, quindi perfetta per le famiglie, le spiagge più conosciute sono: “le Maldive del Salento” a Pescoluse, Torre Vado, Torre Mozza, Lido Marini, verso Gallipoli per poi arrivare a Porto Cesareo.

Il versante adriatico, con una costa rocciosa e frastagliata ha bellissimi scenari panoramici e calette sabbiose, grotte da visitare e la famosa Grotta Zinzulusa.

Suggerimenti: la spiaggia “Maldive del Salento” è molto frequentata, soprattutto nei periodi di alta stagione, quasi impraticabile, se non volete fare colonna per arrivare e trovare parcheggio, consigliamo di spostarvi ai bagni successivi, in linea d’aria dai 500 metri di distanza, il mare è lo stesso, le dotazioni simili e i prezzi più bassi.

I parcheggi dei bagni sono sempre a pagamento, non parcheggiate però lungo la litoranea per risparmiare, le multe sono assicurate.

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Luisa S.

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