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Jesolo giugno 2020 – Gita fuori porta…nella regione, commenti a caldo

Non ce la facevamo più, la voglia di evadere, che dopo questo periodo è quasi letterale, era tanta, quindi, alla prima occasione abbiamo organizzato una gita al mare.

Solitamente quando organizziamo brevi fughe al mare, sebbene veneti, andiamo ai Lidi Ferraresi, per tradizione, perché ci siamo abituati e perché la strada per raggiungerli è quasi priva di traffico, questa volta, non potendo, abbiamo cambiato meta e siamo andati a Jesolo.

Non ci andavamo da una decina di anni e nostro figlio non c’era mai stato.

Innanzi tutto la strada è per la maggior parte autostrada (per andare ai Lidi Ferraresi invece ne dobbiamo percorrere solo un breve tratto) e quindi il budget per la giornata viene aggravato da questo costo, che nel nostro caso è di circa 15 euro.

La parte finale del tragitto è invece una superstrada e per entrare al Lido di Jesolo un imbuto che ci ha costretti mezzora in colonna (sì, davvero…)

Quando arrivati abbiamo cercato parcheggio: non è un paese semplice, gli stalli sono blu e lontani dalla spiaggia, quindi vi consigliamo un bel carrellino per portare le cose o di viaggiare leggeri (se non avete figli che necessitano di un sacchetto dedicato solo ai giochi è un’opzione plausibile).

Arrivati in spiaggia abbiamo però avuto un’amara sorpresa: gli stabilimenti erano chiusi, o meglio, c’erano persone sdraiate al sole sotto degli ombrelloni, ma le casette dove di solito si noleggiano sdrai e ombrelloni indicavano, su dei miseri fogli A4 che erano chiusi, senza dare un’alternativa, le persone sdraiate pensiamo fossero ospiti degli alberghi.

Abbiamo iniziato a chiedere a tutti coloro che indossavano magliette con indicato “staff” per ricevere risposte tipo “provate la in fondo”, “forse vicino all’ospedale troverete uno stabilimento aperto”… FORSE? Con 28 gradi, borse e un bambino di sette anni al seguito che si lamentava in continuazione per la distanza percorsa senza poter giocare…

Abbiamo scorto una casetta con la “i” quella che dovrebbe essere di “informazione” e ci siamo messi in coda, una coda di 5/6 persone, che parlavano con l’addetto per almeno 10 minuti a testa… lo sconforto saliva con il salire della temperatura.

Mi sono permessa, sarei stata la prossima, di chiedere se per caso stavamo facendo la fila giusta, per non aspettare ancora (erano passati 30 minuti), visto che eravamo famiglie con bambini in fila per sentirmi rispondere, in malo modo, che dovevo aspettare il mio turno e che stava servendo altri (raccontando fatti e misfatti del luogo) per poi sapere che lì non facevano noleggi giornalieri, solo stagionali.

Presi dallo sconforto siamo ripartiti lungo la bella passeggiata lungo mare che in quel momento sembrava più un viale infinito, ricominciando a chiedere a tutti gli “omini con maglietta rossa” o ai cuochi dei chioschi… finchè abbiamo saputo che uno stabilimento ci avrebbe dato ciò di cui necessitavamo, appunto quello vicino all’ospedale! (w google maps).

Arrivati finalmente a destinazione abbiamo noleggiato un ombrellone e due lettini e finalmente nostro figlio è riuscito a tuffarsi in mare.

Lo stabilimento si chiama Manzoni (arenile ant. via Dalmazia 4 a.m.) ed è dotato di tutto ciò che serve per proteggersi in questo periodo difficile: gli ombrelloni sono distanziati (dalla classica linea si ha ora  una formazione a rombo), si viene dotati di braccialetto con chip e con esso si può utilizzare la cassaforte di cui sono dotati gli ombrelloni e accedere ai servizi igienici, automaticamente igienizzati ad ogni utilizzo.

Totale per il noleggio € 20.

Sito: https://www.stabilimentobalnearemanzoni.it/stabilimento/

Abbiamo quindi trascorso una piacevole giornata al mare (era ora di pranzo ormai), speriamo con questo racconto di esservi stati utili, se avessimo conosciuto la situazione (avevamo cercato in internet senza successo informazioni in merito allo stato delle cose a Jesolo), avremmo guadagnato qualche ora di divertimento.

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